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Teatro. Un
‘Tuttoteatro’
che comprende undici pièce
nelle quali l’autrice
sviluppa la sua potenzialità
linguistico-creativa con una versificazione poeticamente incline all’idea
‘pirotecnica’
come ri-creazione verbale però
con il fine di rappresentarsi in un punto-luogo anche ipotetico e mai troppo
esteso, forse considerando un’impostazione
formale che meglio s’esprime
per limiti comunque aperti, in genere perciò
atti unici o farse o lavori non normativi. Il commento musicale segue la duttile
linea della parola recitata: da Tartini al rock, dalla
‘musica
antiqua’
ad Ives, spesso in funzione del fatto che gli
‘attori’
sono marionette o figure emblematiche.
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Recensione |
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