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Poesia. Ferraresi
è nato a Copparo nel 1936. Quasi trentenne si trasferisce a Milano. Nel 1986
riceve il diaconato: ciò comporta scelte che si riflettono nei versi di questa
terza opera; terza, perché negli anni ’60 e ’70 era già uscito con due raccolte.
Un ritorno quindi secondo la nuova prospettiva in cui collocare la parola
creativa, rivolta agli affetti familiari (alcune liriche sono dedicate) e alla
fede, che trasforma la semplice scrittura in atto d’amore, verso la divinità e
verso gli uomini. La silloge va perciò considerata nel suo insieme, e accolta
come gesto di preghiera e illuminazione del cuore, che però non trascura la
realtà, il nostro essere soggetti alla finitudine terrena (p. 43).
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Recensione |
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