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Architectures. Three-dimensional Poems
Poesia. Come dice il titolo la struttura della raccolta è
simile a un’architettura (cfr. G. F. Ghedini), anzi architectures, il cui
elemento fondante è il distico, e ogni tre distici un ‘gruppo’ diviso da tre
asterischi: una caratteristica che non segue strettamente un tema, specifico o
meno, ma libera la fantasia, controllata però da una forma predefinita. La
traduzione in inglese ci dimostra quanto questa lingua sia più sintetica della
nostra: “Chiavi di vetro | aprono” >“Glass keys | open”. Più raramente accade il
contrario: “Gettava ponti | verso l’aldilà” >“He was casting bridges | toward
the beyond”. Tuttavia la traduzione ne viene semplificata e in genere rispetta
il rapporto letterale tra le due lingue. Alcune intuizioni creano un impatto
quasi tattile: “Aiuole si frantumano | come specchi” (p. 36) o crescono su
componenti teorici: “Quadrati | costruiti su cateti e ipotenuse” (p. 28).
Opera
originale, che all’idea della forma sa suscitare inediti spazi,
linguistici e figurali. Per informazioni su queste Architetture vedi p.
54.
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Recensione |
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