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Poesia. Un libro d’arte (presentato il 7 dicembre u. s.)
che riunisce i preziosi acquerelli di Altafini alle poesie d’amore di Sato: un
formato (24x26) che restituisce le immagini nella loro pienezza figurativa. Le
traduzioni di Piazza Nicolai si distinguono per l’aderenza al testo, e in
effetti qui niente va perduto (cfr. R. Frost), poiché esiste la possibilità di
confronto. Ovviamente la metrica inglese si differenzia da quella italiana in
quanto presenta delle ‘tronche’ anche in funzione quantitativa, e le due
metriche non possono coincidere, ma una certa relazione la troviamo proprio
nella prima poesia ‘Il sottosuolo in soliloquio’ > ‘The underground in
soliloquy’. Lo stile di Sato rivela in questa raccolta il suo aspetto più
elegante, per certe raffinate similitudini: ‘le parole, | sottili come sogni
addormentati’ (Una dolce ragazza nel mattino, vv. 2-3), e per la lievità
di una scrittura che penetra e rivela le più delicate sensazioni: ‘dal vento
proviene il profumo | lontano del passo tuo breve’ (Bacio d’acqua, vv.
3-4) — è la voce, inconfondibile, del poeta.
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Recensione |
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