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Saggistica e poesia. Non ci stancheremo mai di elogiare
chi – come Orlandini – propone autori meno noti ma di sicuro interesse, tanto
più che lo stesso Orlandini è poeta, e poetico appare il suo saggio che antepone
alla raccolta di liriche di Guérin con gli originali in francese. Charles Guérin
(Lunéville 1873 - ivi 1907) è considerato dalla critica un ‘tipico
rappresentante del simbolismo decadente e crepuscolare’: giudizio sommario, che
va senz’altro completato. Perché la sua poesia, per niente tortuosa, mostra una
ammirevole limpidezza di scrittura: ‘Palpite au vent léger qui passe’ (Le
poète) o ‘La source offre à l’étoile un fidèle miroir’ (Un jour...).
Non poteva che approdare alla fede una poetica simile, per quel principio
evangelico che rispecchia l’intimo desiderio di purezza. La traduzione è
condotta in modo da tener conto della scansione logica del testo italiano.
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Recensione |
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