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Come un piccolo sogno
Narrativa e poesia. Multiforme nei contenuti, anzi vario,
questo libro è consigliabile a grandi e piccini. Si apre con una ‘missiva’ di
Fata Fanciulla ai ‘Carissimi amici’ (i lettori) e con una poesia che introduce
ai piccoli grandi sogni e a certe realtà. In forma di diario Chiara rievoca
l’alluvione di Firenze (1966), un’esperienza vissuta, quando l’autrice aveva
undici anni. Poi un ricordo, che ritroveremo: ‘La casa dei mattoni rossi’, e una
‘lettera’ immaginaria alla sorella, datata febbraio 1999, e infine la poesia (1°
premio La Campagna Toscana, 1997) Antica casa. Una ricetta con foto: gli
gnudi sono ravioli. Poesie: qui si ammira lo stile di Roberta. La lirica
Copre la terra dedicata al padre ricevette nell’anno duemila il primo
premio al “Labrys d’argento” e la medaglia d’oro al “Formica Nera”. Per
concludere, la fiaba ‘Birba e la famiglia dei cigni’. Una ‘miscellanea’ ben
assortita, che testimonia di una scrittura ricca di sentimento e che,
parafrasando modificandola la citazione di Saint-Exupéry (p. 5), “rende
visibile agli occhi” ciò che il poeta percepisce oltre le apparenze.
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Recensione |
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