E-marginati
Poesia. Sulle prime e-marginati suscitò l’idea di un
discorso informatico, ma la lettura porta in sé una nuova dimensione che nessun
meccanismo non umano sarebbe in grado di creare. Le figure che vi compaiono in
gran parte della raccolta possono ben essere reali e colte nel loro peculiare
carattere, ma avere dentro un aspetto simbolico che solo la parola poetica
rivela appieno.
Tecnicamente l’autrice estende taluni termini in un’area
contigua che però trasforma: in tal modo il trattino o la parentesi come
elementi interpuntivi riescono a scoprire ciò che si nasconde nella profondità
del linguaggio.
Le immagini, talora crude nella loro incidenza espressiva,
concorrono a determinare una resa stilistica probabilmente unica nelle lettere
contemporanee, poiché una specie di memoria lessicale trasporta in superficie
tutta la coscienza del fare poesia e la sua forza dirompente attraverso una
versificazione solida e senza smagliature, non di rado ‘profetica’, e sempre sul
discrimine di una scrittura intensa, non intimorita dal dato lirico o
antilirico, da accettare in toto.
Le descrizioni colgono il lato oscuro delle
cose: “Ma stamani il mare è una piatta fucina | imbrattata di pioggia”.
L’autrice ri-crea un tessuto verbale che sembra a volte provenire da un
indefinito passato ma si proietta verso un futuro già incluso in queste pagine.
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