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Ganymede e la notte dei cristalli
Narrativa. Certamente negli anni trenta del Novecento non era facile la vita per un ebreo omosessuale: ma per il giovane Herschel, poi in codice Ganymede, le cose andarono diversamente. Come si dice: il fine giustifica i mezzi. Un romanzo le cui pagine scorrono che è una bellezza: dialoghi credibili e una trama interessantissima. Al capitolo tre una ‘scena’ che potremmo definire ‘del confessionale’. Al capitolo otto un colloquio tra Goebbels e Koch: sembra di persone normali, e il tragico è che spesso erano veramente normali. Goebbels afferma che i nazisti possiedono un “codice d’onore”: davvero sorprendente. Al capitolo tredici altra ‘scena’ intrigante, o della ‘falsa’ pistola. C’è sempre un’esca, spontanea o provocata, che dà fuoco alle polveri: ma la notte dei cristalli purtroppo non fu solo di vetrine rotte. Non siamo in grado di verificare se i dati su cui si basa questa vicenda siano storicamente autentici, ma è comunque congegnata in modo imprevisto: ottima anche per una eventuale trasposizione cinematografica.
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Recensione |
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