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Saggistica. L’etimologia della parola guappo
potrebbe risalire, attraverso lo spagnolo guapo (elegante), al latino
vappa ‘vino svanito, in senso figurato fannullone. Così come la
parola acquista diverse accezioni nel tempo, anche la figura del guappo –
tipicamente napoletana – mostra svariate ‘personalità’, che vanno
dall’elegantone fino a confondersi col camorrista, dal quale però va tenuto
distinto. Il saggio della Florio, condotto con competenza e gradevole per la
scioltezza e precisione dello stile, attinge a fonti storiche, e in quattro
capitoli traccia i tratti più peculiari del guappo, esaminandone costumi,
aneddoti e leggende, e la sua presenza nell’arte in genere: poesia, teatro,
cinema, musica. In appendice un glossario dei termini napoletani, la filmografia
essenziale (rilevante la partecipazione di Totò) e una nutrita bibliografia.
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Recensione |
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