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In riva al fiume: come vivevano gli antichi venet
Saggistica
ragazzi. I vari strati di una città ne certificano anche a grandi linee, ma pur
con alcuni particolari, la storia. I paleoveneti occupavano fin dal I millennio
a. C. l’area attuale: le città più antiche Padova ed Este.
La maggiore attività
di questi precursori dei veneti odierni era rivolta all’agricoltura, già
ampiamente sviluppata, ma anche l’artigianato aveva un ruolo certamente non
secondario a giudicare dai numerosi manufatti giunti sino a noi. Le case erano
sostanzialmente di canne e argilla impastata, quest’ultimo materiale veniva
usato per i vari recipienti: al centro della casa c’era il focolare. Più tardi
la scoperta del bronzo (rame più stagno) permise manufatti, per esempio utensili
o armi, più resistenti. I vestiti erano semplici, più elaborate le cerimonie dei
defunti, cui gli antichi veneti davano molta importanza.
La scrittura compare
nel quinto secolo a. C. ed è di tipo bustrofedico, cioè con righe da sinistra a
destra o viceversa. Si veda il nome Pupone, che negli antichi segni
veneti appare capovolto. Grande rilevanza aveva poi il cavallo. Di quella
cultura, oggi così distante da noi, restano però più tracce di quel che si
pensa: nelle belle illustrazioni del volume è l’iniziale percorso del nostro
divenire.
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Recensione |
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