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La poesia è donna
Antologia di poesia. Che la poesia sia donna non v’è
dubbio: a parte il femminile del soggetto, la donna rappresenta o dovrebbe
rappresentare se non altro grazia e sentimento, come traspare da questi versi di
tante poetesse che nel tempo hanno segnato la storia della letteratura, se
pensiamo a quella che dobbiamo considerare la capostipite, ossia Saffo.
Il
volume, in elegante confezione, è organizzato in modo impeccabile e suddiviso in
nove capitoli relativi a più argomenti, per esempio nel capitolo I la donna
si racconta, per arrivare al nono capitolo, le parole del coraggio.
Gradualmente, col tempo, la presenza femminile nelle arti si è venuta
accrescendo, e in particolare nella poesia, genere che sembra congeniale alle
donne.
La selezione dei testi, accurata e significativa, ci dà solo una idea di
quell’universo della parola che vuole esprimere anzitutto emozione e amore nelle
varie forme. Impossibile citare tutte le autrici, corredate da una nota
biografica in appendice al volume e da note introduttive nei singoli capitoli,
ma dovremo limitarci a cogliere, come l’ape fior da fiore, alcuni tratti. E
colpisce per la sua leggerezza di tono il testo Lieve offerta di
Antonia Pozzi (1912-1938), morta prematuramente, ma non tanto da non lasciare un
segno indelebile di sé. Il fascino della natura, in più di un aspetto, si coglie
in molte liriche, rapportandosi alla realtà dell’io, reperibile nella
composizione della stessa curatrice (Ad Augusta).
Così sogno e paesaggio
possono unirsi e la poesia – pur coi limiti di una traduzione – divenire veicolo
di pensieri e immagini la cui bellezza è testimoniata da Il vento posa di
Li Qingzhao (1084-1151), conferma di come possa superare le barriere del tempo
per una sensibilità che non conosce ostacoli. Per l’amore materno indichiamo
Bambino di Sylvia Plath (1932-1963) di una originalità unica. Ben si
attagliano i disegni di Giuseppe Pasetto dotati di una personale cifra
figurativa.
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Recensione |
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