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La Sirena
Poesia. Per togliere ogni dubbio sulla forma e il
significato di quest’opera ci si deve inoltrare in una ‘narrazione’ poetica che
riguarda un periodo storico, la seconda guerra mondiale con quel suono di sirena
che resta indelebile nella memoria di coloro che di quell’epoca furono
testimoni. Dunque, se lo scioccante inizio di Terrore può dare una certa
impressione, – visivamente efficace soprattutto nella versione inglese – è il
prosieguo con la sua storia a cogliere in pieno un programma che, talora
istintivamente, viene a crearsi nella mente dell’autore per poi tradursi in
quella del lettore.
La fluidità testuale, con versi di differente misura a
seconda della funzione che intendono esprimere, è uno degli elementi costitutivi
del poema, articolato nelle parti e condotto fino alla sua conclusione,
seguendo perciò una logica che trova la sirena quale intercalare a
ricordarci il particolare clima in cui si svolge l’azione. A tratti la vicenda
assume un aspetto cronachistico, con un’incisività che mette in rilievo il
contesto dell’atto creativo, il quale in ogni caso non è praticamente mai
disgiunto dal senso che la vicenda assume, e tutti i riferimenti storici che si
incontrano potenziano la morale che alla fine ciascun lettore può intuire da
solo.
Ma ancor più pregnanti sono i valori che emergono e si possono riassumere
in una decisa avversione alla guerra, a tutte le guerre. Perciò si è
indotti a comprendere come il testo adotti un doppio senso: la identità poetica
compiuta attraverso un’operazione indubbiamente originale, con tratti quasi
visivi; e il messaggio, quale pilastro su cui si fonda l’opera d’arte, che non
deve mai andare perduto.
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Recensione |
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