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Saggistica. Per questi otto rilevanti saggi (più una
parodia, autentico pezzo di bravura) tentiamo di proporre alcune sintetiche
osservazioni, nell’impossibilità di affrontare, anche succintamente, le varie
questioni. Su Svevo: la psicanalisi (vedi L’assassinio di Via Belpoggio),
ma – senza nulla togliere al grande scrittore, da noi amato – anche le sue
peculiarità grammaticali. Sul Pascoli: la metrica portata a un livello di grande
abilità tecnica, es. il verso da Arano ‘le porche con sua marra pazïente’
— dieresi, forse per mantenere il ritmo giambico. Su Ungaretti: entra in scena
la variantistica, per composizioni che, non a caso, a volte subiscono notevoli
modifiche. D’accordo con l’autrice: la poesia è anzitutto libertà, e gli
obblighi – forme chiuse a parte – sui contenuti rischiano di snaturarne la
matrice individuale; perfino nel nonsense l’oggetto-parola vibra di
suoi significati che ciascuno può interpretare secondo la propria
sensibilità.
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Recensione |
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