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Saggistica. La figura di Giorgio Vigolo (Roma 1894 - ivi 1983) è fra le più
significative del Novecento letterario italiano. Fuori dalle correnti che
andavano per la maggiore, ha sempre mantenuto una sua cifra stilistica,
particolarmente in poesia: un caso a sé, esemplare per rigore e coerenza, non
solo nel campo specifico. Il dettagliato saggio della Vigilante è corredato da
riporti ‘concreti’ tratti dalle raccolte poetiche, oltre che dalla narrativa. Va
ricordato che Vigolo fu anche acuto critico di cose musicali, avendo tra l’altro
compiuto ‘approfonditi studi’ (L.M. Marchetti) in quella disciplina. I suoi
interessi spaziavano dall’opera lirica – sia pur poco nota, come la oggi non
tanto frequentata Louise di G. Charpentier – alla musica sacra, fino a
personaggi più recenti quali Th. W. Adorno.
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Recensione |
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