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Pascoli e il francescanesimo

La bibliografia della critica pascoliana di F. Felcini, ferma al 1979, comprende ben 6510 voci, che certo saranno cresciute. Difficile quindi dire qualcosa di nuovo, anche su un argomento così specifico. Ma i saggi di Giachery presentano sempre spunti interessanti esprimendo l’opinione di uno studioso eccezionalmente preparato. L’idea religiosa nel Pascoli sembra avere più carattere romantico che filosofico. Nei Poemi italici il concetto ‘neofrancescano’ appare già dal primo poemetto, Paulo Ucello, e qui si apre il dilemma sulla qualità letteraria del testo, che il Croce giudicò negativamente, se si considera l’artificiosità della lingua (falso antico). Giachery ne rileva l’estro inventivo — e poeticamente sarebbero sufficienti questi due versi dal capitolo X: “E poi ne pianse al lume della luna, | bianca sul greto, tremula sul prato.” Tecnicamente si noti la doppia dieresi sulla parola terziario (terzïarïo) capitolo IV, verso 8. Un saggio quindi che arricchisce la pur già estesa bibliografia pascoliana.

Recensione
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