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Saggistica. Per una conoscenza e lettura critica di
Montale: otto saggi che affrontano, spesso con annotazioni originali, alcuni
aspetti dell’opera del poeta. L’assoluta competenza riguarda anche l’area
contigua, più o meno ‘antica’, senza la quale i fenomeni letterari verrebbero
privati criticamente di una integrazione ‘diacronica’. E giustamente nota
Giachery che un testo (nel caso Arsenio) ha ancora da dire qualcosa (p.
81). In effetti qualsiasi testo ‘riverbera’ possibili ulteriori interpretazioni
in quanto l’atto nascente appartiene quasi a una sfera inconscia ove – in
funzione linguistica – si deve tener conto delle tante accezioni lessicali e
dell’uso che ne fa lo scrivente. Nel saggio (pp. 57-68) Montale, le figure,
l’ossimoro si percepisce una auto-referenza ‘tecnica’, forse per smitizzare
strumenti che esulano, almeno scientemente, dalla creazione poetica.
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Recensione |
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