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Saggistica. Questi saggi di notevole interesse spaziano
nella storia della medicina rilevandone alcuni aspetti. Si inizia da un morbo
che, a suo tempo, falcidiava intere popolazioni, cioè la peste: che comportava
tra l’altro una degenerazione dei costumi (p. 21). I rimedi empirici non
riuscivano ad arginare le epidemie di una malattia dovuta a un virus. Lo stesso
si dica del cosiddetto ‘mal francioso’, termine col quale veniva indicata la lue
(o sifilide). Nel saggio ‘Per una iconografia medico-sociale del De Morbis
di Ramazzini’ già si prefigura quella che sarà la medicina del lavoro. Altro
saggio concerne la cronaca relativa al Nuovo Ospitale degli Infermi (già
all’epoca non mancavano episodi di mala sanità). E ancora i preparati per la
‘conservazione dei tessuti animali’, per arrivare alle patologie molecolari.
Estese e significative l’iconografia e la bibliografia: quest’ultima (pp.
243-258) riporta opere di diverse epoche, tra cui alcuni incunaboli, come il
De observatione in pestilentia di A. Benedetti (1493).
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Recensione |
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