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Rame e cioccolato. Alzheimer e memorie del cuore

Narrativa. Il titolo si chiarirà leggendo a p. 53 che il rame contenuto in diversi alimenti (per esempio il cioccolato) potrebbe essere la causa dell’insorgere dell’Alzheimer. In un romanzo di questo tipo viene da chiedersi se vi si rispecchia una parte autobiografica o desunta dal vero. In ogni caso il risultato dimostra come Brina Maurer sia una scrittrice che sa coinvolgere il lettore: si noti con quanta finezza viene svolta la parte psicologica nel rapporto certamente non facile tra una figlia e un padre colpito dalla malattia.

Se il romanzo viene in genere considerato forma di evasione, nel presente caso acquista uno spessore maggiore per le tematiche che stimola. Per esempio: fino a che un punto un malato di Alzheimer capisce? e a che livello è la coscienza interna dell’individuo che ne sia affetto? I ricordi si confondono (p. 97), ma un residuo di riconoscimento rimane (p. 121).

In queste pagine dove i vari personaggi, a iniziare da Serena, mostrano le loro peculiarità, si inserisce il mondo animale, rivelando l’importanza degli “angeli con la coda”. La pratica dell’incinerazione (p. 139) ci fa comprendere il senso dell’Ecclesiaste allorché afferma che l’uomo non ha alcuna superiorità sugli animali, poiché farà la stessa fine; e tuttavia, come in Rame e cioccolato, spesso li unisce – li deve unire – un gesto d’amore.

Recensione
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