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Narrativa. La singolarità di questo romanzo sta
nell’alternarsi di vicende in ‘parallelo’ in secoli diversi; gli anni: 1816 (che
arrivano con una missiva di H. Beyle al 1842) e 2010. La città: Bologna, con
alcuni suoi luoghi caratteristici come il santuario della Madonna [nera] di San
Luca o la Certosa ove sono sepolti illustri personaggi, tra cui il Carducci.
Scrittura a due mani: e si deve dare atto che c’è un’integrazione stilistica non
comune, segno di un feeling creativo con indubbie affinità e finalità. Storie
romantiche, se si vuole, sviluppate con notevole senso narrativo. I ‘capitoli’,
datati, sono preceduti da citazioni di numerosi autori, testimonianza di
proficue letture, ma le co-autrici mostrano autonomia di stile. Sarebbe
interessante conoscere come e in che misura sia avvenuta una così stretta
collaborazione, sino a formare una sola ‘identità’ scrittoria.
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Recensione |
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