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Poesia. Quella di Schiavi è una produzione vasta, che si
estende anche al campo della narrativa (i ‘Quindici racconti newyorkesi’).
Aspetto fondamentale del suo stile è l’essenzialità: nessun tratto eccedente.
Ogni verso o parola è indispensabile. Se poi si affronta nel dettaglio la
struttura dei testi, noteremo che in diversi casi una strofa li conclude: un
solo verso (es. Realtà), un distico (es. Resto in ascolto), una
terzina (es. Canto... nel tenue chiarore); e tali ‘conclusioni’ prendono
sovente dal titolo. Ciò conferisce all’intera raccolta una forma organica e
coerente. Il carattere sintetico però si realizza poeticamente nella impeccabile
connessione tra gli elementi linguistici: ‘L’attimo rapisce | il grido del
tempo, | raggio di sole’ (Incognita). Nulla è superfluo, segno di una
maturità espressiva al più alto grado.
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Recensione |
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