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Saggistica. A volte vi sono tipologie di scrittura
(parliamo ovviamente di una loro collocazione formale) che risultano di non
facile definizione, e per l’appunto questi ‘saggi’ su una serie di autori e
opere attingono in ugual misura all’indagine psicologica e al dato poetico per
evidenziare anzitutto i contenuti. La scelta è vasta e senza preclusioni
di sorta: accanto a scrittori noti ve ne sono altri meno noti ma indubbiamente
interessanti. Qualche osservazione torna utile a chi scrive: ‘Gli aggettivi, si
sa, non sono mai la forza letteraria di un romanzo’ (su Gunter Grass). Cade a
proposito la ‘scheda’ di Roald Dahl, la cui fantasia è un piacere per chi legge.
E come esiste un ‘trapasso’ dei generi letterari in questo volume, così germina
per esempio dalla Sonata a Kreutzer di Beethoven, il cui primo tempo fu
giudicato ‘terribile’ da Tolstoj: musica che ispira un romanzo, e un romanzo che
ispira musica: il primo quartetto per archi di Janácek.
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Recensione |
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