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Voci nel tempo. Volume secondo

Saggistica. Ogni soluzione critica è in grado di interferire con l’opera esaminata per trarne infine quel significato che ne è l’essenza. Le quindici opere riguardano disparati soggetti: A. Wieviorka, B. Hrabal, Céline, C. Ozick, D. Lodge, D. De Lillo, E. Hemingway, E. Caldwell, F. S. Fitzgerald, F. Mauriac, J. Amado, J. Gracq, M. Twain, R. Carver e T. B. Jelloun.

Ma più che a un’indagine che ne distingua i livelli tecnici o espressivi, si viene indotti a una riflessione, per esempio comprendere “quel mistero nascosto nel nostro cammino” (B. Hrabal: Treni strettamente sorvegliati) o “Bisogna avere in sé un amore arcano che il mondo non conosce” (F. Mauriac: Groviglio di vipere). A unire le varie voci quella di Céline con Viaggio al termine della notte: è quindi ammissibile che certi libri seguano un percorso individuale, rilevando ciò che lo spirito a volte rifiuta, e riconoscendo, e proprio nel testo dello scrittore francese, valori che vanno oltre la sua posizione storica.

Recensione
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