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Epigrammi. Di De Napoli epigrammista abbiamo letto a suo
tempo (undici anni or sono) Giogo/forza. La presente raccolta non è fatta
soltanto di ‘punture di spillo’, ma spesso di affondi per denunciare fatti e
misfatti di una società in cui l’onestà non brilla come virtù primaria. Questi
epigrammi configurano una forma poetica che – pur staccata dal contesto dei
significati – contiene notevoli motivi d’interesse. Osiamo dire che col grande
poeta E. Evtusenko, ‘maestro, confidente e amico’ dell’autore, si sia creata una
profonda affinità: De Napoli possiede indubbiamente preparazione culturale e
stile, e un’intelligenza che si avvale delle ‘metamorfosi’ del linguaggio,
piegato al senso voluto. Testi come L’insegnante o Cultura locale
(si vedrà in che modo un vocabolo si modifica sino al ‘colpo’ conclusivo) sono,
nel loro genere, capolavori di arguzia e ironia.
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Recensione |
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