L'ultimo libro di Rino Piotto è ispirato ai racconti
"magici" del nonno
E' stato presentato mercoledì scorso nell'aula magna delle
scuole medie di Fontaniva Le sabbie nel deserto, racconto inedito di Rino
Piotto, premiato a Prata d'Ausonia (L'Aquila) nella decima edizione del Premio
Peltuinum.
Le sabbie nel deserto sono pagine ispirate ai racconti del
nonno Alessandro Piotto sulla sua esperienza nella guerra di Libia, nell'ormai
lontano 1911-1912. Ma è solo l'occasione per riflettere su un rapporto – tra il
nipote e il nonno – profondo, affettuosissimo, delicato, dai contorni puri come la sabbia del
deserto. Che di volta in volta è argentea, dorata, bianca o lucente, a seconda
dell'immaginazione del fanciullo, tutto proteso ad ascoltare il racconto
"fatato" del nonno. Anche i libici – cioè i nemici – perdono ogni attributo
guerresco per diventare persone umanissime, perché "anche loro avevano una
famiglia e dei figli a casa da mantenere".
Di qui il racconto si trasferisce sul mondo dei valori. E il
deserto non diventa che "il luogo della purificazione dalle distrazioni esterne
per scoprire le proprie risorse interiori, la propria originalità e unicità; è
il luogo per ritrovare sé stessi".
"Orgoglioso perché mio nonno aveva vinto, a volte mi
addormentavo sulle sue robuste ginocchia – scrive Rino Piotto –, altre volte
invece resistevo e domandavo: ma quanto è durata questa guerra?"
Ma è il mondo della fratellanza universale che il. nonno alla
fine trasmette al nipote, quel mondo di cui tutti noi, oggi, abbiamo bisogno.
E' il mondo delli fede nel mistero divino che matura nella mente del bambino.
Sicché ben si comprende la lettera di ringraziamento inviata
all'autore da don Giovanni Gasparotto. "Mi auguro – dice tra l'altro – che i
bambini d'oggi sappiano ascoltare i nonni che raccontano storie vere di vita,
trasmettendo messaggi ricchi di valori universali e che gli anziani, facendo
memoria del passato, possano aiutare i loro nipotini a crescere nella serenità,
nella pace e nell'impegno della vita".
Particolarmente appropriata, dunque, la presentazione nella
scuola media, dove, per di più, Rino Piotto è stato insegnante fino allo scorso
anno.
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