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Dal martoriato Congo alla pace dell'eremo
Non è stato facile per Rino
Piotto rielaborare la sua esperienza africana. Oggi l'insegnante di Fontaniva
non lascia niente di intentato pur di far conoscere la situazione del Congo
martoriato. Attivo nel gruppo missionario della sua parrocchia, ha maturato la
scelta di scrivere quanto vede nel suo peregrinare tra le zone povere del
pianeta. Alcuni mesi fa ha pubblicato Progetto Tshumbe-Congo, testimonianza
di un fortunoso viaggio al seguito di padre Tiziano Sofia.
Esce in questi giorni Progetto uomo nuovo, cieli nuovi e
terra nuova, che completa e arricchisce quella testimonianza. Si tratta di dodici brani che ancora una volta traggono
origine da quella particolare esperienza. Infatti nel 2003 l'autore ha potuto
visitare il Congo subito dopo la conclusione di una lunga guerra civile. E'
stata un'esperienza forte, che indubbiamente ha lasciato un segno duraturo, se
a distanza di alcuni anni Rino Piotto vi ritorna con tanta insistenza. Questa
volta, però, non si tratta più di un reportage sulle condizioni dell'Africa
nera, ma di una lunga riflessione che, partendo da Kinshasa, approda alla nostra
Valle del Chianti. Qui l'autore conclude il suo intimo colloquio all'Eremo di
San Pietro alle Stinche. Sopraffatto dalle ingiustizie dei Paesi ricchi nei
riguardi di quelli poveri, consapevole dell'impari lotta tra bene e male, tra opulenza e povertà, il
nostro fontanivese trova finalmente una risposta ai suoi mille interrogativi.
"Ognuno cerca qualcosa, alle Stinche, senza un maestro, senza
codici e senza regole, ma con uno stile. E trova ciò che cerca. Non solo pace e
silenzio. L'Eremo assorbe lo spirito di un mondo che qui scompare. Lo protegge non
per evasione, ma per ricaricare Non isola, ma unisce l'umano con il divino. Il
silenzio dell'Eremo alle Stinche non invoca il divino è qui presente".
Il libriccino – senza pretese editoriali – testimonia che non
occrre essere grandi scrittori per lasciare che il cuore parli. E testomonia che,
dopo aver peregrinato nei Paesi dell'Africa e dell'America Latina – con tutte le
contraddizioni che conosciamo – non più possibile, se si ha un cuore, essere gli
stessi. Ma l'immane sforzo di portare soccorso a tanti poveri sfruttati e la
grande delusione per l'impotenza che si sperimenta non possono trovare pace se
non nella speranza evangelica. Che è, appunto, l'approdo del nostro attento,
impegnato e disponibile Rino Piotto.
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Recensione |
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