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Pensieri di primavera

Il titolo della nuova raccolta di poesie di Antonio Tiralongo “Pensieri di primavera” ha un nesso con la dedica ai tre nipotini dell’autore, nati dalle due figlie, Catia ed Emanuela, per la voglia del poeta di una vita ricca di pace e di tranquillità.

Ma la vita riserba, purtroppo, anche momenti tristi, sia per la lontananza dalla propria terra: “Sono tanto triste / sento che mi manca la terra mia.” (Aggregazione a Locri, p.7), o per l’assenza del padre deceduto dopo tante sofferenze: “Quante sofferenze! / Ed io impotente, / non potevo fare niente” (A mio padre, p.8), o per le brutture di questo mondo: “Oggi la guerra coinvolge i bambini, / … / Piangono, piangono … / i bimbi piangono. / Attendono tristi la loro mamma, / pensando a un piatto caldo / oppure un pezzo di pane / per sopravvivere.” (La nostra esistenza, p.22), o per la mancanza d’amore: “Non ci sarà amore, / non ci sarà vita … / Non regnerà più niente.” (L’albero spento, p.23), o per il drammatico ricordo, vissuto dal poeta, dei fatti tragici di Piazza Fontana: “In piazza Duomo, / una moltitudine di persone / che salutavano le sedici bare, / … / Quel giorno a Milano, / c’era tanto freddo e la fontana … / era muta.” (Piazza Fontana, p.34).

In alcuni componimenti Tiralongo rivela la sua innata inclinazione all’altruismo come in “I silenzi dell’anima” (p.14), un inno di speranza “che il mondo diventi / più azzurro. / Sognare … vivere e sperare / per un uomo modello, / lottando sempre / per i più deboli …” e in “Uomo parte seconda” (p.49) un invito a “cancellare l’odio donando / più fede da buon cristiano. / Uomo, ama te stesso / e tendi agli altri una mano.

Antonio Tiralongo è vissuto dal ’65 a Milano dove ha conosciuto il cantante Mino Reitano lavorando con lui per alcuni anni e conoscendo cantanti ed autori del mondo della canzone. A Mino ha dedicato due poesie: “La canzone e la fede” (p.20) e “Una Fiumara in Brianza” (p.45) in cui mette in evidenza, nella prima, la grande fede che animava Mino e che spesso manifestava con l’esecuzione dell’Ave Maria di Schubert col suo violino; e nella seconda, il grande amore che nutriva per la sua famiglia che lo portò a trasferire “una piccola parte / della tua Calabria, / incastonandola in mezzo / al verde della Brianza. / … / Ricordo Cascina Morosina / con le spighe di grano, / il roseto e i salici piangenti.

Un altro tema presente in Tiralongo è la nostalgia dei luoghi lasciati da bambino o dove ha vissuto prima del suo ritorno a Noto. “Da solo seduto / su questa panchina, / proprio la stessa / dove sostavo da ragazzino. / … / Hanno tolto anche gli alberi d’ oleandro / ed è cambiata la gente; / … / … rivedo l’ombra / di mio nonno Antonio.” (Piazza Mazzini, p.35); “Milano di notte / mi faceva sognare … / … / Da bambino spesso salivo / sui tram, / … / Osservavo il Duomo, i navigli / e piazza Fontana; / … / Milano, mi hai adottato / con il cuore in mano.” (Milano, p.26); “Quanti prati verdi / a Monza Brianza! / … / Ricordo le lunghe passeggiate / sul ponte dei leoni, / poi ancora sulle sponde / del fiume Lambro.” (Monza Brianza, p.27).

Ma il tempo inesorabilmente trascorre portandolo ad una accorata considerazione: “Scorrono veloci / le pagine della vita / come un soffio / di vento africano.” (Le mie sessanta primavere, p.24); “pensare di essere / solo di passaggio, / come il vento …” (Innocenza di donna fresca, p.17).

Il poeta trova conforto nella natura che ne risolleva lo spirito: “L’onda azzurra / sbatte sulla sponda / del mio lido marino.” (Il mio mare, p.16); “Mi piace ascoltare / il rumore del mare / ed osservo il suo movimento leggero “. (Mare d’estate, p.25); “E’ incantevole / questa riva jonica / con i suoi profili naturali, / con i suoi colori ben dosati”.

Ed è l’amore che fa vibrare le corse più intime del poeta: “Tu sei tutto per me: / un lampo di luce, il sole / la luna, la sera infinita”. (Pensieri di primavera, pag.31); “Un raggio di luna / filtra nelle mie pupille, / una luce che si riflette / nei tuoi occhi / e fa scintille.” (Raggio di luna, p.36).

Le sue sono pagine di profonda riflessione che non possono non commuovere chi si lascia trasportare dai suoi versi genuini e spontanei, così come gli escono dal cuore.

Recensione
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