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Dall'antologia "Convivio in versi"
Franco Orlandini nell’antologia “Convivio in versi -
Mappatura democratica della poesia marchigiana”, vol. I, a cura di Lorenzo
Spurio PoetiKanten Ed. Sesto Fiorentino, 2016.
Barche
Ferme le barche sull’acqua verdiccia;
le alghe hanno intessuto, sul fondale,
una soffice bara per un’člica.
L’arsenale si macchia
di fumo, ma la foga
dei martelli dirada, poi si spegne.
Come le rare vele
d’arancione sbiadito
s’afflosciano le ore.
Fa ritorno la brezza,
solleticando l’acqua
e di brillanti rapidi la copre:
un inquieto riverbero sfarfalla
su una rossastra prora
rivolta alla partenza.
Riflessi non arrivano sui fianchi
di vecchie barche in secco,
nerastre, ripiegate
in misero abbandono.
Fragilitā
Vedi il rossastro ornato delle nubi
che scolorisce su di noi; la barca
serale che ritarda, bruno guscio
del vecchio rematore intorpidito
in mezzo alla foschia; della nave
lontana appena bioccoli di fumo.
Verso il largo
Vedo di lā dal lento appannamento
dei vetri, all’oscurarsi della riva,
pochi voli che passano: son come
i pensieri sfuggiti alla pienezza …
Tornerā la lucente primavera
e non ci donerā altre lusinghe
di quelle che invitavano a tesare*
gārrula al vento, candida la vela
su spume sfavillanti, oltre l’insidia
di scogli smeraldini, verso il largo,
verso la vastitā in cui il cuore ferve.
*Tesare: orientare una vela perché sfrutti pienamente il
vento.
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Materiale |
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