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Vano ritorno
Premio nazionale di Poesia “Giovanni Mazza”
VIII edizione 1993
Premio speciale
Abbrumano carene lungo i moli,
ormai vuoti di fischi
e fumo di camini.
Non più accorrer di bimbi nella brezza,
che li spinge gonfiandone i capelli,
scivolava nei vicoli, odorosa,
riempiendosi di voci sino al mare...
O dentro lo stanzone affumicato,
il bettoliere a mescere, bonario
conoscitore d'uomini;
od in morbida attesa, la sirena
dalla chioma corvina e lunghe ciglia;
o il bianco capitano che, già ebbro,
alla sua cantafàvola
tornava inascoltato...
Delusa scia presto si rimargina
sull'acqua greve ... Invano cercheresti
che al faro risalga, come un tempo,
claudicante il guardiano, ma solerte.
Bisogna ripartire, randeggiando,
senza guida né stelle ed all'assedio
compatto della nebbia, il faro spento.
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Materiale |
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