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La quarta glaciazioneAll'interno della società attuale, il suo sviluppo apparentemente invincibile e la sua pervasività sono quelli di sempre. Ovunque, in essa, infatti, domina un inverno pesante e ottuso, fatto di corruzione e di miseria, di dolore e di morte, un panorama che non sembrerebbe lasciare spazio al futuro. L'orizzonte della poesia di Micheli è un presente dilatato all'indietro fino ad inglobare il passato tutto dell'umanità. Si tratta di un panorama freddo, sconvolto, desolato quello che lo contraddistingue e dove domina la logica del profitto e dell'alienazione umana e da cui ci si può salvare soltanto attraverso la lotta, lo scontro frontale con esso, la volontà di non cedere e non assuefarsi ad esso. La forza che lo rende apparentemente invincibile è la morte di ogni speranza nella possibilità di rovesciarlo e cambiarne drasticamente le coordinate strutturali. L'arma migliore per contrapporsi all'"inverno dello scontento" che incombe e rende impraticabile l'orizzonte futuro dell'esistenza degli uomini, è, allora, il sentimento d'amore - l'unico sicuramente e globalmente in grado di "cambiare la vita".
I due poli della produzione in versi di Micheli, dunque, la critica della società del presente e la violenza che esercita sui soggetti che la costituiscono e la via d'uscita da essa rappresentata dalla "rivoluzione a due" che avviene nel momento dell'innamoramento e poi della passione amorosa si congiungono sovente nel corso di lunghe esternazioni di tipo paratattico che sembrano scardinare il ritmo consueto della scrittura nella tradizione della poesia italiana. L'inanellarsi fitto e deciso delle situazioni descritte e delle passioni provate ha la (probabile) funzione di accentuare in senso dimostrativo e sovente narrativo quello che potrebbe sembrare il puro e semplice congiungersi delle parole nei momenti più a lungo usati (e spesso inutilmente abusati) della poesia lirica immessi nel loro significato come tradizionalmente viene indicato ed espresso. Per Micheli, allora, più che costruire una nuova "tradizione" della poesia a venire si tratta di verificare le basi e di ricostruire dalle fondamenta quella che c'è già. In effetti, nel suo stile di scrittura, non c'è sperimentalismo o plurilinguismo ostentati come armi distruttive del retaggio del passato quanto il rifugio in una lingua spesso ripulita da facili neologismi o mimetismi ostentati in senso corrivo e, quindi, facilmente consumati. In senso opposto rispetto alla riconduzione del linguaggio lirico all'andamento prosastico che sembra contraddistinguere molte esperienze della contemporaneità poetica, Micheli punta alla ricerca di un linguaggio non certo ermetico né "puro" (alla Mallarmé) ma sicuramente terso e liberato dalle incrostazioni più esacerbate, incitate e infette del consumo linguistico corrente. La sua lingua della poesia è quella di chi vorrebbe rimandarla ed esperia come un'etica della vita e ricongiungere, in un solo circolo esistenziale, critica dell'esistente infausto e retrivo e apertura verso l'utopia della libertà amorosa. Nelle cinque sezioni che costituiscono il tessuto lirico-descrittivo della poesia di Micheli, i diversi momenti che costituiscono il suo progetto di lettura del mondo che lo circonda si intrecciano e si articolano tessendo una tela di rimandi morali e di accensioni intime fino a rendere il loro ritmo incalzante e continuo come le onde del mare, tante volte evocate nei suoi componimenti, che si infrangono infaticabili sugli scogli che circondano i porti o la battigia in cui va a morire la spiaggia dalla sabbia innumerevole sempre rinnovata dal Tempo e sempre apparentemente uguale di fronte alle sue sollecitazioni pulsanti. Continue e poderose come la spinta candente delle onde marine, le lunghe emanazioni liriche della produzione di Micheli ritrovano una loro possibile sintesi finale nell'"armonia delle labbra e del silenzio" il cui tratto evocativo chiude il libro. Le parole della rabbia rimandano al silenzio del sentimento amoroso e si congiungono in un cerchio incantato in cui domina l'utopia del mondo senza il Male.
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