Il dolore della casa
Una silloge plurale, polisemica che, nell’attualità dei giorni, offre tutto il
suo potere per reificare emozioni, sentimenti, circostanze, sacrifici di
ospedalieri che hanno dato tutto il loro lavoro per la salute degli altri; per
il bene della società a scapito della propria vita.
Il verso corre fluido nel
rievocare figure di medici e infermieri; per concretizzare con epigrammatico
apporto emotivo vicende che ci rattristano e ci rendono ancora più precari in
questo mondo di casualità e di fatalità. Il poeta con padronanza metrica e in
possesso di iuncturae combinanti significati senza troppi perifrastici
epigonismi, senza superflui giri di parole, ci mette davanti a figure di
semplici lavoratori nella loro missione giornaliera; nel loro travaglio
quotidiano incuranti delle possibili aggressioni di un virus che ci costringe
all’isolamento.
Si succedono nomi di medici e non solo che hanno lasciato la
vita sul campo di battaglia fino alla poesia Lamentazioni e una nota di chiusura
dell’Autore.
Opera emozionante, folta di tocchi poetici che contornano con empatica
partecipazione il corso della silloge.
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