Servizi
Contatti

Eventi


Il sogno di una vita in un amore sublime

Ieri fulgida stella / fanciulla dai riccioli biondi. Un salto del tempo sull’arco di quarant’anni ed è subito oggi. L’oggi di Reginella e di Antonio. L’oggi di lei..sorriso forzato, / .. serenità apparente /; l’oggi di lui brividi di felicità; sogno segreto della sua, pur lieta e serena esistenza, d’incanto consustanziatosi nella donna di un dì, tanto amata e mai dimenticata. Avvizzite le fa cies; sdrucciolata la giovinezza lungo il dirupo della terza età; brulla e impietosa la senescenza: metamorfosi dei tratti fisiognomici attraversati da cañon di rughe. Esteriorità che non sviliscono  gli innamorati di un pianeta che niente ha di transeunte., se la vita vera è Amore. Amore che, per loro e con loro, si connota di immortalità; Amore che si è nutrito di attimi e di eternità. Amo re tenace! Inesauribile continua a pulsare con battiti sincronici; Amore che si è sublimato e si sublima di purezza e di candore, serbandosi candido e puro anche se i riccioli più non biondeggia no e la bocca zampilla scaglie di piombo. Per Antonio la donna rimane pur sempre la Reginella del suo cuore; il suo tutto; un tutto che lo eleva alle stelle in una sorta di estasi trascendente. Un Amore sconfinato, immenso. Fu la sua immensità a suscitare nel passato l’invidia degli dei: di concerto, operarono per infrangere le catene di tanta terrena felicità. Il Maligno, sotto le mentite  spoglie del patrigno di Reginella trafisse il cuore dei due con la lama dolente della separazione. La giovane tacitamente si allontanò dal paese senza lasciare tracce. Dolore, spasimi disperazione, tra il susseguirsi di eventi e accadimenti che, volente o nolente, travolgono e coinvolgono l’innamorato nelle spire dei cambiamenti epocali. Cunette, dossi, deviazioni sul sentiero che si divisava percorre re in una simbiosi di anima e corpo, spirito e materia. Schiudono nuovi orizzonti; si concretizzano nuove aspirazioni; si raggiungono mete agognate, ma quel tarlo sottile, dolce-amaro, latente, sovente affiora dal territorio del subconscio e riattizza la fiamma dei ricordi, che si presentificano, vivono e rivivono con le stesse emozioni, gli stessi turbamenti del passato. Un passato che non è stato mai disperso nei labirinti della memoria; che non è stato mai obliato nelle latebre dell’amnesia; un passato in pectore evocato, rievocato, rivisitato con gli occhi lacrimosi dell’a ritroso e deposto nel santuario dell’Amore intramontabile.

Motore della storia, che non è vicenda letteraria, ma umana, Reginella. Ella non è l’angelo della lirica stilnovista; non è Beatrice, non è Laura, ma condensa e assomma in sé i requisiti per poterlo essere. Reginella è una Beatrice, una Laura, calata nel contingente e nelle smagliature della temperie corrente: passa tra sesso e porno, diversità e carnalità senza esserne scalfita, senza essere conta-minata da dis-valori e dis-amore. Forse può configurarsi come creatura di una archiviata età dell’ oro.

Ciò perché, al di là della love story,che può essere letta anche in chiave surrealista, Il sogno di una vita in un amore sublime di Antonio Angelone ha la sua partitura più autentica nella freschezza del sentimento totalizzante, oggi profanato e rinnegato dall’uomo tecnologico, cinico e blasfemo, un mero coso dalla sensibilità cablata: da alienato, insegue consumismo ed edonismo sfrenati.

Ben venga, allora, la poesia d’amore di Angelone, canto che rinvergina e disseta come acqua purificatrice e catartica.

Recensione
Literary © 1997-2023 - Issn 1971-9175 - Libraria Padovana Editrice - P.I. IT02493400283 - Privacy - Cookie - Gerenza