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Poeti e Poesia

Rivista Internazionale
nr. 40 – Roma
Agosto 2019
Direttore Elio Pecora

Nel panorama contemporaneo delle riviste di poesia italiane Poeti e Poesia, quadrimestrale, occupa un posto di rilievo per l’alta qualità dei testi critici e poetici che di numero in numero ospita.

Scorrendo il sommario del numero della rivista, che prendiamo in considerazione in questa sede, troviamo conferma di quanto suddetto.

Inizialmente incontriamo l’interessante saggio La poesia che si pensa di Noemi Paolini Giachery, Non azzoppate i versi, per favore.

Segue la sezione Poeti italiani con i testi poetici di Fabrizio Capo, Tommaso Castellana, Ennio Cavalli, Nadia Chiaverini, Marino Corona, Francesca Maria Corrao, Francesco Giordani, Monica Martinelli, Daniela Mazzoli, Cristina Micelli, Giovanni Perrino, Raffaele Piazza, Damiano Scaramella, Raffaella Spera, Lucia Stefanelli Cervelli e Francesco Tomada.

Poi Poeti stranieri: Ayham Majid Agha nella traduzione di Fatima Sati, Leopoldo Maria Panero nella traduzione di Francesca Lazzarato, Nicanor Parra nella traduzione di Francesca Lazzarato e Rui De Moura Ribeiro Belo nella traduzione di Giulia Lanciani.

Da leggere e rileggere Cesare Vivaldi.

Saggi e recensioni: Gandolfo Cascio La poesia facile e barbara di Roberto Deidier, Emerico Glachery Una lunga fedeltà, Giulia Lanciani Il cammino di Santiago nella genesi della poesia medievale galega.

Periscopio di Roberto Deidier. Alessandro Fo, Valerio Magrelli.

Interessante La poesia che si pensa dove la Giachery scrive che la poesia è suono cioè è fatta di timbri e ritmi. Mai si è affermato con tanta insistenza. La poesia è un suono che produce senso. La poesia è suono e senso. Un suono senza senso sarebbe molto povero e limitato rispetto alle possibilità della vera e propria musica. Un senso senza suono non sarebbe poesia.

Affermava Maria Luisa Spaziani che nella poesia fondante è il ritmo che è quello che crea la musicalità del verso e si può affermare che con l’adozione, nella poesia occidentale, del verso libero si è verificata una vera e propria rivoluzione copernicana nel campo.

Ora, come affermato da Eugenio Montale, bastano una penna e un foglio per scrivere poesie e salienti sono le testimonianze di bambini che hanno scritto splendide poesie.

Poeti e Poesia nel suo essere autorevolmente sulla scena della poesia contemporanea è una delle tante conferme che attualmente la poesia è vivissima e dalla nascita del fenomeno internet le possibilità dei poeti si sono moltiplicate in modo esponenziale.

Quindi del tutto contro l’assunto di Adorno sulla fine della poesia dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto, in un postmoderno occidentale dominato dall’incomunicabilità, la poesia è sopravvissuta come forma d’arte e di valore, contro ogni previsione e questo è un sintomo positivo nella nostra società consumistica e alienata.

Recensione
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