Poeti e Poesia
Rivista Internazionale
N. 54, Roma, dicembre 2021
Direttore Elio Pecora
Nel panorama contemporaneo delle riviste di poesia italiane Poeti e
Poesia, quadrimestrale, occupa un posto di rilievo per l’alta qualità dei
testi critici e poetici che di numero in numero ospita.
Scorrendo il sommario del numero della rivista, che prendiamo in
considerazione in questa sede, troviamo conferma di quanto suddetto.
Inizialmente incontriamo l’interessante sezione La poesia che si
pensa che include un frammento di poetica di Elio Pecora stesso. Scrive il
Nostro che ha la meglio riparare nel silenzio quando il rumore impazza. Un
silenzio per cui vale cercarsi nelle parole che, dal sempre della società umana,
si presentano come centro e motore, meta e mezzo. Così tra le prime, la parola
“libertà” sventolata in ogni democrazia e da ogni individuo che rifiuta limiti e
costrizioni. Pecora prosegue con una disanima sul significato e sul senso della
parola libertà.
Segue la sezione Poeti italiani con i testi poetici di Luca
Baldoni, Leone D’Ambrosio, Alessandro Franzin, Giuseppe, Langella, Letizia
Leone, Nina Nasilli, Raffaele Piazza, Raffaella Poldelmengo, Paolo Ruffilli,
Massimo Scrignoli, Brunello Tirozzi, Dino Villatico.
Poi Poeti stranieri: Nilay Ozer nella tradizione di Nicola
Verderane.
Da leggere e da rileggere Toti Scialoja.
Saggi e riflessioni: Luigi Ferrara, La franchezza del nulla,
Luca Campana, L’ostinato canto di Umberto Piersanti, Anna Maria Giancarli,
Laudomia Bonanni: la maternità tra desiderio e rifiuto, Giorgio
Linguaglossa, Verso una lingua Kitchen?
Affermava Maria Luisa Spaziani che nella poesia fondante è il ritmo che
è quello che crea la musicalità del verso e si può affermare che con l’adozione,
nella poesia occidentale, del verso libero si è verificata una vera e propria
rivoluzione copernicana nel campo.
Ora, come affermato da Eugenio Montale, bastano una penna e un foglio
per scrivere poesie e salienti sono le testimonianze di bambini che hanno
scritto splendide poesie.
Poeti e Poesia nel suo essere autorevolmente sulla scena della
poesia contemporanea da numerosi anni è una delle tante conferme che attualmente
la poesia è vivissima e dalla nascita del fenomeno internet le possibilità dei
poeti si sono moltiplicate in modo esponenziale.
Quindi del tutto contro l’assunto di Adorno sulla fine della poesia e
l’afasia dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto; in un postmoderno
occidentale dominato dall’incomunicabilità, la poesia è sopravvissuta come forma
d’arte e di valore, contro ogni previsione e questo è un sintomo positivo nella
nostra società consumistica e alienata.
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