Favolisti romani
Ho già avuto modo di leggere,
apprezzare e scrivere le mie impressioni sulla poetica di Ennio Maldini e
Silvana Andrenacci Maldini. Ora, in questo nuovo Quaderno letterario di Pomezia
Notizie sono riproposte alcune liriche in dialetto romanesco di questa splendida
coppia, che ha vissuto per tanti anni un connubio artistico finché Ennio è
venuto a mancare.
In ogni composizione vi è un
animale e lo stile riflette quello di Trilussa. Le liriche, infatti, sono state
inserite nel 2000 nell’antologia “Favole per Trilussa”.
La prima parte è dedicata a
Ennio Maldini, in arte Maldén, pittore oltre che poeta. Vi troviamo immagini
molto vivide e gli animali che raccontano la loro storia hanno una forza
prorompente. Dal montone in calore che non può montare la pecora perché il
pastore gli ha fasciato la pancia, al bellissimo e bravo cavallo bianco
abbattuto dall’istruttore per essersi rotto una gamba. Dalle formiche che pur
lavorando di continuo se la godono con i loro maschietti, al gatto nero evitato
dai superstiziosi e al gatto castrato preso in giro dalla gatta di cui era
innamorato, ecc. Tutte composizioni cariche d’ironia e che riflettono le
mancanze dell’uomo verso gli animali.
Anche nelle liriche di Silvana
Andrenacci Maldini gli animali raccontano la loro storia e sono ancor più
evidenti i limiti delle azioni umane: “L’omo d’oriente mette ar cormorano /
l’anello ar gozzo prima d’annà a pesca. / Così risparmia l’esca / e je leva er
boccone da la bocca.”.
Sono composizioni dalla
metrica perfetta, che pur nel respiro breve del sonetto racchiudono il pieno
significato della storia addentro il proprio ambiente. Di quest’ultimo, Silvana
non tralascia neppure il problema ecologico: “Benché derfino, stavo p’affogamme
/ impiastrato de macchie de petrojo: / er respiro cercava de lassamme / e parevo
‘na sorca intinta all’ojo.”. Oltre al cormorano e al delfino parlano l’ape
fuco, una tartaruga ribelle e la tartaruga di mare, il leone, ecc.; un’
atmosfera ricca di umorismo e senso ironico.
L’affinità
tra i coniugi Maldini è stata talmente perfetta da scaturire uno stile che si
differenzia solo per lievi sfumature. Ne risulta una lettura molto piacevole,
accompagnata da un’accattivante musicalità.
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