Indice di idee al caleidoscopio

Il carattere e le inclinazioni si svelano già nei primi anni d’infanzia e Aurora De Luca ha sicuramente avuto il dono dell’ispirazione. Ne è conferma il fatto che ha iniziato a partecipare alla vita poetica a soli tredici anni. Se a questo aggiungiamo che la sua voce ha già un’impostazione timbrica e che la penna scorre fluidamente (a volte è addirittura prorompente per l’urgenza del dire) ne ricaviamo con certezza una futura importante personalità.

Ciò che esplode nel cuore di Aurora è l’amore (e non può essere altrimenti nell’età splendida dell’adolescenza): “Un’arpa e un filo di vento ispirano quell’anima / fragile all’amore, che trova follia e ragione / solo dietro uno sguardo…”. Con l’acuta sensibilità, che solo un poeta può avere, ferma nei versi ogni battito: “Battito del cuore, / sussulto di stupore, / tamburo nel petto / che smuove l’immortalità”. Ma il cuore di Aurora batte anche per innumerevoli altre sensazioni, aperto com’è a ogni nuovo evento e alla bellezza sempre viva e variabile della natura. Il tutto crea un puzzle in continuo movimento che raffigura il caleidoscopio scelto a titolo della silloge.

E’ la magia della sua età. L'aprirsi alla vita, che si presenta come una grande opportunità ma nello stesso tempo una grande incognita; un magma straripante e una voglia d’evasione coinvolgente: “Voglio darvi ali d’evasione, / perché leggendo o ascoltando / questi versi, / possiate lasciarvi andare, / come paracadutisti improvvisati.” L’impeto ogni tanto crea qualche cedimento, ma vi sono degli spunti invidiabili e dei tocchi eccezionali.

Aurora ha affidato il suo sentire alla poesia. Con sincerità disarmante si è aperta a noi affinché possiamo cogliere le sue emozioni: per lei certamente un percorso di crescita, per noi un tuffo all’indietro, un riscoprire turbamenti perduti, un momentaneo ritorno agli anni più belli.