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Il Mio Pinocchio
È una poesia di incontri, quella di Pasquale Montalto in “Il mio Pinocchio”. I figli, come Pinocchio, si incontrano con i padri, come Geppetto, e proseguono il cammino senza frizioni insanabili «inventando il mondo / con piacere denominarlo / e con in gola la voglia / ogni volta nuova / di sognare e ricominciare». È una poesia di luci soffuse, di delicate essenze che penetrano nel profondo del lettore e si sedimentano, feconde di nuovi effluvi poetici.
Un
angolo di cielo È poesia di generosi regali perché confidente nel valore fondamentale della parola, quella che annebbia e riscalda i cuori, quella che soccorre e rialza:
Parole
in dono
Ho
allora pensato
Luce
colorata
Versi di
sole offerti in dono È finestra sul mondo, che il poeta rintraccia in spazi domestici e in contesti quotidiani, perché la poesia è dovunque vi sia uno sguardo che sa coglierla, un amante che riesca a impossessarsene:
Casa mia
È fuoco d’erotismo e respiri d’amore avvolti nel progredire inesausto del tempo (“Il tempo e le ore”), altro cardine tematico di una silloge, che ritrova il senso del procedere dentro il percorso terreno. |
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