| |
È stato pubblicato di recente,
per le Edizioni del Leone, Ascolto, libro di poesie della scrittrice siciliana
Mirella Genovese, voce emergente e sincera. Il libro si
avvale della prefazione di Paolo Ruffilli. Nella società contemporanea oppressa
da una diffusa sordità alle ragioni del sacro, il credente è, spesso, una
coscienza inquieta; infatti, investito dalle pressioni di un progresso in
continua evoluzione, soprattutto in campo scientifico, assillato da domande
varie, egli deve necessariamente affrontare il sempre ricorrente problema del
contrasto tra fede e ragione.
L'autrice, la cui fede è immersa nella realtà, rifiutando le omologazioni
ideologiche e culturali dell'epoca attuale, si pone di fronte allo stesso
problema, lo esprime e lo risolve alla luce di un impegno poetico di notevole
libertà intellettuale e artistica. Nell'onda di un dolore sincero causato dai
fragori della violenza e dalla dissacrazione dell'uomo, la poetessa, con una
versificazione dolce e profonda, imprime crisma d'arte agli interrogativi che
la coscienza religiosa pone a se stessa, all'anima, essenza capace di percezione
del divino. L'ascolto di questa poesia apertura del cuore che vorrebbe captare
il soffio dello Spirito che fughi dubbi e incertezze, è attesa fiduciosa,
attitudine all'umiltà... nostalgia di Dio.
Poesia religiosa, dunque, ma priva di retorica... poesia di valori
cristiani (fede, speranza, amore) tra i quali devono essere compresi, quali
fautori del cammino di ricerca della più vera identità, i dubbi, le incertezze,
gli interrogativi di una fede libera che, nonostante inflessibile, è in fedele
attesa dell’epifania del divino. I versi di questa raccolta sono umile attesa
di risposte che potenzino la fede, in un ascolto del cuore che vuole cogliere
le vibrazioni misteriose della Verità... infine sono canto glorioso, la voce
esultante dell'anima che ha conquistato la pienezza della fede. Canto della
Parola, della gioia per la verità racchiusa nei Vangeli, canto dell'Amore che ha
vinto la morte.
Con questo libro Mirella Genovese ci dona una poesia delicata e profonda,
riflessiva e lirica, autobiografica e capace di astrazione, razionale e
mistica. Pur concepita nella piena consapevolezza del relativismo concettuale
che dilaga nel mondo contemporaneo, è aperta al tempo assoluto della Speranza.
9 gennaio 2007
| |
 |
Recensione |
|