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Analisi e cronistoria di uno scrittore del nostro tempo è questa che Ferdinando Banchini presenta di Romano Bilenchi e che si articola in tre parti: Tra fascismo e comunismo. Il primo periodo creativo e il «lungo silenzio» e il secondo periodo creativo.

È un percorso testuale che analizza, a fondo, tutto il mondo creativo di un testimone del nostro tempo, uno scrittore che, attraverso i suoi romanzi ci offre, oltre ad effetti di provocazione, ineluttabili forme di meditazione.

Banchini, con quella meticolosità critica che in molti gli riconoscono, e con quella passione che lo distingue, scevera l'itinerario di Bilenchi, innestandolo nel tempo in cui visse ed in quello in cui operò. E ne vien fuori, con asciutezza stilistica, uno studio monografico dove pure le istanze bibliografiche hanno il loro peso. Così la multipla sintomatologia delle vicende e dei passaggi narrativi appare nella sua più vera enucleazione tanto da far sì che questo scrittore non rimanga nel chiuso di un archivio, ma venga riscoperto e riproposto nella sua schietta vena lirica, sociale e culturale.

Ferdinando Banchini è un attento lettore anche di specifici aspetti della letteratura francese soprattutto contemporanea ed ha pubblicato due ampie monografie ed un breve saggio sul moralista sette-ottocentesco Joseph Joubert. Si occupa anche di letteratura e poesia.

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