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Alla caduta
“Carte nel vento” Nell’andare a cauti passi, attenti all’ordine comune delle cose, si costituisce il sistema declinando le ore in tonalità di pianto o in modulazioni di preghiera, pestati dall’ ansia di agganciare il compiuto al ritmo dell’infinito che pure s’ode aleggiare intorno alla struttura. Alla caduta nel mondo dell’Ignoto si è rimasti avvinghiati all’ ardente desiderio di uscirne.
Debole la forma con radici nella melma su
cui è stato costruito il Sferzate di vorticoso frastuono ne costituiscono la sostanza vivente del tempo. Le voci di tutte le
discordanze si riproducono Nell’andare a piedi scalzi per
luoghi dalle sillabe distanti, quasi impronunciabili, nel vuoto si dissolvono
le strade della magia e del disordine: Di fronte alla realtà la lingua diventa parola ingannevole, un gioco che irretisce sbarrando la strada verso la pura elevazione. Terrore del nulla. Nell’andare tra la nebbia diradata altro miraggio s’intravede : un cammino ove alla necessità di pensare la finitezza corrisponde l’invenzione permanente che apre all’ascolto del sovrumano. Fruscio di chiome nel silenzio; trasalire al ritmo dell’attimo infinito e nello sfiorare il sublime, svanisce il terrore del nulla. Tra mostri e spettri a fatica si perviene ad uno
spazio immaginario: In chiarità di
cuore Nota critica di Mara CiniUn testo che
ripropone la riflessione sul potere/non potere della relazione lingua/realtà:Di
fronte I consueti
tentativi di costruire l’invisibile dimora dell’essere e la consueta
mortificazione nel Come è stato
detto, nella scrittura di Giuseppina Rando c’è la consapevolezza di un
linguaggio Così si
continua, tentativo su tentativo, a tessere strutture linguistiche, a cercare di
mettere E’ come un cammino di passi attenti,in modulazione di preghiera. |
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