Assolvenze ... Dissolvenze
Un intenso lirismo dagli echi
sapienziali promana dalla ricerca etica della poetessa Augusta Romoli, rinomata per le
sue numerose pubblicazioni, animata da uno sguardo inteso a valorizzare le
direzioni ermeneutiche dell’universo sensibile ed astrale in cui la coscienza
evolutiva dell’uomo è protagonista della tutela del sistema creaturale nella
dialettica tra fragilità umana e Divino.
Il verseggiare analitico ed
onirico al contempo, punteggiato di ascendenze bibliche e rimandi classici si
carica di Naturalismo cosmico, dilatandosi in scorci terrestri, boschivi e
marini, toccando le sfere siderali per osare, con l’introspezione del verso
nell’ordito dei vissuti, a decifrare l’enigma dell’esistere quale volo
sull’immensità verso una trascendenza laica del contingente. Il richiamo alla
Bellezza, alla “filia” universale, si fondono con i principi di sostenibilità
ambientale per nuove rinascite nel rito della memoria consolatrice e
ristoratrice degli affetti più cari, nelle coordinate spazio-temporali che
segnano la fisionomia di ciascuno nel trascorrere inesorabile del tempo.
Caducità dell’essere e desiderio
di armonia si alternano nell’evocare le circostanze del vivere, segnate dalla
dichiarazione in cui l’autrice afferma di essere circuita dalla poesia che la
“corteggia” dando voce al “sublime” insito nella contemplazione del reale,
sensibile alle istanze profetiche del canto poetico per abbracciare il richiamo
alla speranza nelle criticità ed avversità odierne, consapevole che l’uomo da
sempre si dibatte: “si naviga tra le opposte sponde bene / male”.
Le tre sezioni liriche in cui si
avvicendano i componimenti rispondono a movimenti musicali metaforici: “Il
tessuto del tempo” - andante; “ Reminiscenze” - adagio; “Fantasia con fuga” -
presto; che impreziosiscono la regia lirica attestando il fascino per
l’interdipendenza melodiosa fra le Arti secondo parallelismi semantici e
fonetici.
Il pathos immaginifico e
l’ascesi dell’anima si coniugano nella ricerca dell’Oltre per eternarsi nella
volontà di Bellezza carismatica della Arti, presente con intento poematico
nella lirica ad epilogo “L’isola dei Poeti”, secondo una ricercata
speculazione geopolitica ed astronomica che pervade gli slanci visionari per
leggere nell’umana finitudine le vibrazioni del senso di Infinito.
Il titolo scelto per la silloge
registra dunque la tensione spirituale con cui si articola il primato delle
essenze nelle trame del lessico, verso una liricità reale ed insieme allegorica,
densa di interrogativi esistenziali, ritmati dalle dinamiche struggenti del
ricordo: ”Falcia la vita il tempo / irrimediabilmente il non vissuto”,
ricca di accenti dal respiro filosofico “… balena il Mistero / nel nostro
stanco vivere”, a decifrare il nesso degli ecosistemi: “effetti di
foresta che si mixano nello stormire della brezza” in dialettica con la
presenza umana artefice di civiltà.
La silloge poetica riporta in
copertina un dipinto del figlio pittore Marco Lombardo Romoli in sintonia con
la lirica dal titolo: “Linguaggio senza suono” … nel silenzio si fa poesia, / se
stupirsi ancora / si fa messaggio d’emozione, se l’attimo / contemplativo
l’animo irraggia. Il ricco profilo biografico dell’autrice e significative
recensioni si trovano sui siti: ww.pianetapoesia.it;
www.unilibro.it; shop.ederba.it.
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