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Sotto il titolo Farfalle sono raccolte
28 composizioni disposte come se si trattasse di un diario di vita vissuta.
Il libro si pone a metà strada tra una lunga lettera d’amore e una preghiera
diffusa con cui l’autore ringrazia per la sorte avuta in dono, seppure sia
un’esistenza semplice, priva di grandi eventi o smisurate fortune, tutt’altro.
Eppure, l’ordinarietà del passare dei giorni non resta inosservata, davanti agli
occhi del poeta ogni dettaglio acquista consistenza e diviene degno di formare i
tasselli di un testo poetico.
Da buon ecologista, Lucchiari presta attenzione ai fenomeni naturali, agli
animali e alle piante che popolano la campagna e pure a quelli che vivono in
città. Talvolta affiorano i ricordi della vita spensierata giovanile, le
esperienze del passato si tramutano in rimpianto per la gioventù e la bellezza
perdutesi nel tempo, per l’amore finito che più non ritorna. “Stanchi del
sussiego dei pavoni | talvolta ci prende la nostalgia |
per quel tipo d’amore che ci manca.
Soprattutto l’amore traspare in queste pagine, l’amore con cui si rivolge
alla donna amata, alla madre, o al fratello defunto. La scrittura, che denota un
incessante lavorio introspettivo, è caratterizzata da toni affettuosi e permeata
ovunque da profondo rispetto per le cose e le persone, per il creato ed il
creatore, in una tensione costante alla ricerca della pace interiore.
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Recensione |
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