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Un cadavere e mezzo - Senza scarpe

Il Commissario Bernardi

Cosa ci aspettiamo da un giallo? Di essere emozionati e, in qualche modo, anche sorpresi e addirittura spiazzati. Dietro alle tensioni che per forza devono guidare i percorsi narrativi di una storia di delitti e di ricerca di colpevoli. Con quel tanto di salti e di colpi di scena per cui spesso e volentieri sono gli innocenti ad apparire nelle vesti dei colpevoli, mentre questi ultimi si nascondono dietro ad alibi prefabbricati. E, risorsa tipica del genere, serve l’abilità di un investigatore che, dietro al suo fiuto e a un istinto che è poi il suo talento, deve evitare gli abbagli e aprirsi una strada rivelatrice in mezzo agli indizi e agli equivoci che si intrecciano dentro la scena del crimine. Oltre le apparenze, insomma, alla conquista della verità.

Sono le caratteristiche piacevoli e coinvolgenti che si trovano nei primi due romanzi della serie del commissario Bernardi: “Un cadavere e mezzo” e “Senza scarpe” di Giulio Barbarigo, pubblicati dalla Biblioteca dei Leoni. Sono due storie che funzionano, solleticando il lettore non solo con la tensione tipica del poliziesco, ma anche con le molte curiosità relative alla misteriosa città di Venezia scenario delle vicende. E abbiamo modo di apprezzare l’abilità deIl commissario Fulvio Bernardi, in servizio alla Questura veneziana, scapolo un po’ dongiovanni e buongustaio, noto per i suoi metodi creativi nel condurre le indagini e tollerato dai superiori per gli ottimi risultati ottenuti. E, pagina dopo pagina, il plot dell’investigazione si mescola ai soprassalti della relazione che il commissario ha con una piacente nobildonna veneziana, la contessa Ludovica Soranzo, della quale subisce il fascino, resistendo alla gelosia della donna nello sforzo di non rimanere prigioniero del suo carattere possessivo.

Delle due storie, “Un cadavere e mezzo” parte dal corpo di una ragazza esanime sulla fondamenta di un canale. Un cadavere? Diciamo... mezzo. L’importante è che l’aggressore ne sia convinto. Un giornalista fiuta lo scoop e collabora con il commissario Bernardi che, dietro a un raro reperto, certificato da un famoso archeologo e da un celebre esperto di iscrizioni assire, scopre un intrigo di danaro e di passione. “Senza scarpe” ci porta nel mondo delle grandi navi e delle crociere, con cui Venezia ha ancora a che fare. A bloccare una crociera in partenza dalla laguna sono, uno dopo l’altro, un cadavere femminile privo di scarpe e successivamente un cadavere maschile, ripescati entrambi non lontano dalla questura. Il commissario Bernardi conduce la sua inchiesta a bordo districandosi nel labirinto di corridoi, cabine sale e saloni della grande nave.

Recensione
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