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dal Risvolto di copertina
di Haiku
di Lilia Slomp Ferrari

Paolo Ruffilli
Lo haiku
(alla lettera, "strofa d'esordio"), come si sa, è composto da tre versi per
complessive diciassette more (sillabe comunemente dette) e qui si presenta nella
versione classica secondo lo schema 5/7/5.
Non ci si lasci ingannare
dall’immediatezza e apparente semplicità, Lilia Slomp se ne fa interprete con
una eleganza raffinata in queste pagine, traendo la sua forza dalle suggestioni
della natura nelle diverse stagioni e dagli accadimenti umani direttamente
collegati ad essa, cristallizzandone in modo esemplare i particolari nell'attimo
presente.
L’autrice fissa gli stati d'animo attraverso immagini puntualissime
che, a partire da ogni dettaglio, rimandano all’esperienza più complessa
dell’esistenza e alle sue sensazioni: la comunione tra uomo e natura (“Dentro un
fiocco / in bilico sul vetro / sbircia il sogno”), il senso di stupore e
meraviglia di fronte alle cose apparentemente più semplici e il sentimento che
ne deriva, la nostalgia e il rimpianto per il tempo che passa, la straordinaria
avventura dell’amore (“Nessuno sa / nello scrigno del cuore / il seminare”), la
comprensione della mutevolezza e della caducità ma senza sofferenza per la
consapevolezza dell’immenso dono della vita, la profondità del mistero (“Non
puoi sapere / il cammino del buio / verso la luce”), il fascino sospeso oltre il
vuoto di un universo colmo di unità (“Oltre il ciglio / s’apre la voragine /
folleggia il vuoto”), avvolgendo ogni singola situazione in un potente alone di
empatia. La felice concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di
suggestioni, come traccia scatenante che sta al lettore completare (“Stride il
lapis/ il sogno dell’inchiostro / per una macchia”).
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Materiale |
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