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Fermo
posta paradiso, di Duccio Castelli è una intensa e privata raccolta di
lettere scritte a persone che in qualche modo hanno segnato la vita
dell'autore, come Salvatore Quasimodo, amico di casa, che legge e apprezza
le poesie di Castelli bambino, ma poi gli dice di non farsi illusioni perché
chi scrive da bambino quasi mai continua. Per Castelli, invece, non è stato
così. Anche Italo Calvino lo legge e gli dà consigli preziosi e poi
Pierangelo Soldini, consulente di una grande casa editrice vorrebbe
pubblicarlo, ma poi muore...
Così Castelli inizia a scrivere solo per se stesso, almeno fino a
cinquant'anni, quando gli viene pubblicato il primo libro. Attualmente siamo
già a dodici volumi pubblicati e Castelli continua a ricevere importanti
soddisfazioni.
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Recensione |
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