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Il silenzio dell'amore
Anna Achmatova è stata e continua ad essere il poeta più amato dai Russi, più
della Cvetaeva, più di Mandel’stam, perfino più di Puskin. E la ragione è la sua
ispirazione originalissima sui temi molteplici dell’amore, dalla tenerezza alla
passione. Ce ne dà ulteriore prova una nuova traduzione italiana di Manuela
Giabardo e Paolo Ruffilli, appena uscita nella Biblioteca dei Leoni e presentata
ufficialmente alla mostra del libro. Si tratta di una scelta molto oculata e
rappresentativa, introdotta da un ampio interessantissimo saggio dello stesso
Ruffilli. Un volume in veste elegante, con in copertina il disegno che dell’Achmatova
fece Modigliani a Parigi. Un libro da conservare in vetrina, oltre che da
leggere con il piacere che riservano i versi della grande poetessa russa.
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Recensione |
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