Ascesa all'ombelico di Dio
La esaustiva, partecipata e divertente prefazione di Sandro Gros-Pietro ci
introduce all'opera più recente di Scarselli, come sempre significativa; ma è il
lettore a decidere come soffermarsi sulle pagine di questo straordinario poema
metafisico. Il problema che tutti ci accomuna
quello dell'esistenza di Dio.
L'autore ci conduce piano piano allo scopo che
intende raggiungere. I primi versi descrivono uno splendido paesaggio naturale
che poi si trasforma. Il protagonista rimpicciolito trova sul suo cammino una
gigantesca mela con un foro che lo invita ad entrare. Ci accorgiamo di voler
proseguire la lettura di questa fiaba ironica e affascinante, per comprendere
come andrà a finire il viaggio di questo novello Dante Alighieri.
E' necessario
almeno un piccolo schema riassuntivo, per entrare nel clima del poema. Dopo la
conoscenza col baco portinaio, raffinato filosofo, egli sa di trovarsi nel
cordone ombelicale di Dio. Una traversata faticosa in cui incontra prima la
madre ringiovanita, poi la sua guida, la Super-Gemma, che dovrà condurlo
"all'oceanica grandezza di Dio". Ella disserta sul "grande laboratorio
dell'organismo" il cui collante e l'anima. E qui lo scienziato Scarselli si bea
di diffondersi sulla Meccanica Quantistica, sulla materia e sull'antimateria,
mentre la celeste maestra spiega la difficoltà per l'anima di scegliere tra i
ricordi del mondo dei vivi e il cammino verso la Conoscenza. Il dilemma più
drammatico in cui tutti ci dibattiamo è il seguente:"o il Cosmo si è autocreato /
oppure è creatura di Dio", seguito da un'altra considerazione: l'ultima
conoscenza si raggiunge solo con la morte.
E poi come sarà l'aspetto di Dio,
visto che noi siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza? La Super-Gemma
gli rivela che la grandissima luce non esiste: c'è solo il cordone ombelicale di
Dio che lo risucchierà. A questo punto, la ragione umana riporterà il
viaggiatore tra i suoi boschi a meditare ancora sull' "ardita creazione
artificiale" di "splendidi esemplari di anime / fate solo di onde
elettromagnetiche" che vivrebbero in eterno.
Dire, insieme a tutti i critici che
si sono occupati di quest'opera, quanto il poeta si segnala nell'attuale
panorama letterario per originalità e ironia, confermando le sue doti di
creatività„ è troppo facile e scontato. Ora Veniero Scarselli, avviato da anni
sul sentiero del successo, si configura più che mai come un maestro per i suoi
affezionati lettori, tra i quali la sottoscritta.
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