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Pagine. Sul filo sottile del tempo
"Pagine - sul filo sottile del tempo", ultimo lavoro in
prosa poetica di Lilia Slomp Ferrari. Un tuffo
nell'infanzia di Lilia, rivisitata con gli occhi della realtà, dei sentimenti
provati allora, sull'onda del sogno, nella magia del ricordo.
Già il disegno (della figlia
Daniela) in copertina, rivela l'importanza che la natura ha avuto, e ancora è
vivissima, per Lilia, che parla con gli alberi, le farfalle, i fili d'erba, i
fiori di tarassaco, le rose canine, che oggi non si trovano più “in gran
quantità come in quel tempo lontano ma, quando questo mi succede, mi siedo ai
piedi dei cespugli e provo a ricantare le filastrocche della nonna, sottovoce,
molto sottovoce, per serbarne nel cuore il fascino e il segreto."
Da questo mondo incantato
della natura, emergono i personaggi dell'infanzia di Lilia, fra questi,
particolarmente caro, il padre, cui era legatissima: il fratello;
l'incomprensione con la madre, di cui la bimba ha molto sofferto. Viene
rivisitato anche il quartiere di Trento, S. Giuseppe, coi cortili del
"Vaticano" e quelli dei "Casoni". Un'infanzia in cui si mescolano per divenire
un tutt'uno, realtà fantasia, sogno, magia e un soffio di malinconia.
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Recensione |
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