Di fronte al destino è un canzoniere per stazioni liriche
tematico-cronologiche – scrive Franco Manescalchi nella sua postfazione – dove
l’io ed il tu finiscono col fondersi in un gioco di dissolvenze.”
Una scrittura quasi triturata nelle visioni del comporre, testimonianza e
illusione fondata sull’individuo, nella sempre presente sedimentazione del
pensiero poetante.
“Pensarti | è un atto di grande amore, | così grande | da spezzare il silenzio | e
lasciare parlare l’eco | delle nostre voci disperse”.
C’è tra le pagine un intenso consuntivo delle possibili coscienze esistenziali,
ma soprattutto l’essenziale esperienza dell’amore e del dolore, che non sfuggono
alla tempesta delle ore e della quotidianità.
Le figurazioni, che scalfiscono la speranza nella insostituibile ricchezza che
accompagna il fuggire del tempo, qui si alternano a versi che sfidano
l’immaginazione, in un movimento che affonda il suo essere subconscio luminoso
in quel chiaroscuro del linguaggio, smorzato, sottovoce, semplice, che fende in
maniera sottile anche l’aria che circonda.
“Questi sono rumori. Ascolta. | Riportano alla mente il frusciare | del
movimento, | il plasmarsi del corpo | in curve e onde, | l’oscillare del pensiero
|
tra il volere e l’osare…”
Pause sussurrate e parole incise cercano o scelgono un tumulto che tarda a
manifestarsi, un esempio fortemente equilibrato fra la sorpresa ed il rivelare
una poesia cromaticamente riuscita.
Da non trascurare le numerose fotografie di Tony Vaccaro, che arricchiscono il
volume in eleganti sospensioni.
Poetry
Wawe-Dream
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