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Ombrìe
La
difficoltà di una lettura, attenta e coinvolgente, dovuta al dialetto viene
brillantemente superata dalla “versione” offerta ad ogni pagina di questa
silloge pregna e luminosa.
Poesie scritte con il fervore di un poeta che anela al ricordo , alla memoria ,
alla rivisitazione dei momenti fascinosi di un passato personale, e
contemporaneamente tesse, con bagaglio culturale di notevole spessore, quei
segnali, quelle ombre, quelle illusioni che la vita quotidiana spazia in ogni
luogo, nella proiezione di quel vissuto che rende fortunatamente maturi . Con
dolcezza le nostalgie hanno il colore stemperato di alcuni rapporti affettuosi,
al di là dei motivi di rimpianto, e quasi sempre vividi per il tremolare del
subconscio. “I nostri passi hanno l’estro del vento | quando sa il quadro, la
cornice, quel tremolare di inganni nelle stagioni | con gli occhi lustri di
malinconia…”
Così anche la gioia di vivere ha la sua consapevolezza nelle variopinte immagini
che si alternano nel divenire e nell’apparire, tra metafore cesellate e ritmi
particolarmente fluidi, in un crescendo lirico che rende ogni testo un piccolo
gioiello nella meraviglia.
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Recensione |
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