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Una commedia
piacevole, facilmente seguibile, con pochi ma fondamentali e ben delineati
personaggi: una coppia di amici, le rispettive ragazze e due coppie di genitori
che hanno organizzato un matrimonio di convenienza tra i loro figli. Caso vuole
che la coppia di fidanzati volutamente formata forzando i loro desideri, viva in
realtà un sentimento profondo verso altre due persone e i due uomini siano amici
tra di loro. Proprio questa scoperta farà trovare la via d'uscita ai quattro
giovani permettendo loro di parlare apertamente con i genitori dei futuri sposi.
L'autore usa il classico linguaggio del teatro che rende il testo ancor più vivo
e credibile. Da segnalare nella scena sette la non facile comprensione del
pensiero di uno dei protagonisti, tanto che bisogna leggere la scena successiva
per poter capire cosa avesse voluto affermare. Il testo è altresì di estrema
brevità e si legge tutto d'un fiato, anche perché l'argomento è leggero, ma non
banale e soprattutto giocato con quell'astuzia e quel comportamento dei
protagonisti caratteristici di un atto teatrale. L'autore ha una lunga
esperienza di scrittura di poesie e questo lirismo si ritrova nella commedia,
tradotto grazie alla gestualità degli attori e al dialogo.
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Recensione |
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